Trattamento del silenzio

Con trattamento del silenzio ci si riferisce al rifiuto da parte di una persona di comunicare verbalmente o con altri mezzi, come chiamate e messaggi, con un'altra persona che lo desidera. A seconda dei casi, può trattarsi semplicemente di qualcuno che tiene il broncio, oppure può sfociare in comportamenti abusivi, nei quali si configura come una forma passivo-aggressiva di abuso emotivo in cui il malcontento, la disapprovazione, l'isolamento della persona sottoposta a tale forma di bullismo e il disprezzo vengono esibiti tramite gesti non verbali, mantenendo il silenzio verbale o interrompendo la persona che si vuole silenziare, quasi non esistesse come interlocutore o non avesse lo stesso valore delle altre presenti o nella vita dell'abusante in questione.[1] La psicologa clinica Harriet Braiker lo caratterizza come una forma di punizione manipolativa.[2] Può anche essere utilizzato come una forma di ostracismo, di cui ne è la forma più diffusa secondo lo psicologo Kipling Williams.[3]

  1. ^ outofthefog.net, http://outofthefog.net/CommonBehaviors/SilentTreatment.html.
  2. ^ (EN) Harriet B. Braiker, Who's Pulling Your Strings? How to Break The Cycle of Manipulation, 2004, ISBN 0-07-144672-9.
  3. ^ annualreviews.org, https://www.annualreviews.org/doi/abs/10.1146/annurev.psych.58.110405.085641?journalCode=psych.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search